Tematica Mammiferi

Indri indri Gmelin, 1788

Indri indri Gmelin, 1788

foto 337
Foto: Karen Coppock.

Phylum: Chordata Haeckel, 1874

Classe: Mammalia Linnaeus, 1758

Ordine: Primates Linnaeus, 1758

Famiglia: Indriidae Burnett, 1828

Genere: Indri E. Geoffroy & G. Cuvier, 1796


itItaliano: Entrina

enEnglish: Indri, Babakoto

frFrançais: Indri

deDeutsch: Indri

spEspañol: Indri

Descrizione

Si contende il titolo di lemure più grande ancora in vita col sifaka dal diadema: misura infatti fino a 72 cm di lunghezza testa-coda (120 cm contando anche le zampe posteriori), per un peso di circa 13 kg. Il mantello è lungo, nero e lanoso e presenta variegature bianche su tempie, gola, petto, collo, posteriore, avambracci e fianchi che sono caratteristiche per ogni individuo od anche per una singola popolazione locale: gli individui che vivono nella zona settentrionale dell'habitat della specie, infatti, sono perlopiù interamente neri. La faccia è glabra e solitamente nera, con un muso volpino: l'indri possiede grandi occhi verdastri ed orecchie arrotondate simili a quelle del koala. Le zampe posteriori sono assai lunghe e muscolose, paragonabili a quelle della rane: esse servono all'animale per spiccare salti da un ramo all'altro. Se le zampe sono lunghe, le "mani" sono addirittura gigantesche in rapporto alla corporatura: il Brehm dice che "Pare portino i guanti di un animale molto più grosso di loro". Caratteristica peculiare dell'indri è la coda ridotta ad un moncherino lungo solo 3-4 cm e nascosto nel pelo: praticamente, si può considerare l'animale (unico fra gli strepsirrini) privo di coda. Questi animali vivono in piccoli gruppi familiari composti da una coppia più anziana e dai loro cuccioli a vari stadi di sviluppo. Nelle zone dove la scarsa estensione dell'habitat impedisce ai giovani di separarsi e formare un proprio gruppo, gli indri possono vivere anche in famiglie allargate, comprendenti varie coppie riproduttrici e cuccioli di più generazioni. L'indri è famoso per i suoi caratteristici "canti" mattutini, ossia sequenze sonore che possono durare dai 45 secondi ai 3 minuti a seconda dei gruppi: anche la sequenza e l'intonazione dei canti può variare, ma in ogni caso sono riconoscibili tre sequenze principali: la sequenza ruggito, che precede le vocalizzazioni vere e proprie: questa sequenza viene eseguita da tutti i membri del gruppo (fatta eccezione per i più giovani), e può essere emessa indipendentemente dalle altre due anche per segnalare un eventuale pericolo - la sequenza a nota lunga, eseguita principalmente dalla coppia dominante, composta da versi della durata di 5 secondi l'uno - la sequenza discendente, che comincia con note acute per poi abbassarsi man mano di frequenza: spesso sono due animali (non necessariamente la coppia dominante) a coordinare i tempi delle note. I canti hanno la funzione di definire chiaramente i confini dei territori e comunicare età, dimensioni e sesso dei vari animali, al fine di cementare i legami fra i vari gruppi. Il canto degli indri.È tipico degli indri cominciare a cantare come conseguenza di altri rumori, come tuoni, rombi di motore, richiami di uccelli od altri lemuri: i vari gruppi cantano solitamente in sequenza, rispondendosi l'un l'altro. Oltre ai canti, gli indri possono emettere una serie di altre vocalizzazioni: mentre il ruggito può indicare un predatore proveniente dall'alto (come un falco), il grugnito indica un predatore terrestre (come la fossa): ltri suoni, come latrati e sibili, non sono stati ancora decifrati con chiarezza. Come anche i catta ed i sifaka, gli indri amano prendere il sole del mattino: al sorgere del sole, essi si sdraiano incrociando le gambe ed appoggiando le mani sulle ginocchia. Gli indri sono animali erbivori: in particolare si nutrono di foglie, preferendo (in modo particolare le femmine) i germogli teneri e succulenti delle piante della famiglia delle lauracee. Non disdegnano tuttavia di integrare la dieta con altro materiale vegetale, come semi, fiori e frutti. Per nutrirsi, l'indri avvicina il ramo prescelto alla bocca con le grosse mani, per poi tagliare le foglie coi denti. L'indri è un animale monogamo ed assai fedele: gli animali cercheranno un nuovo partner unicamente in caso di morte del precedente compagno. Il periodo degli amori, fra novembre e dicembre, è caratterizzato da continue disfide canore fra i vari gruppi, in modo che le giovani femmine possano farsi un'idea dei vari maschi e scegliere il più potente: in questo periodo, i canti dlel'indri possono essere ascoltati anche durante la notte. La gestazione dura fra i 4 ed i 5 mesi, al termine dei quali viene dato alla luce un unico cucciolo, solitamente fra maggio e giugno. È da notare che i parti di tutte le femmine di indri allo stato selvatico avvengono nell'arco di due settimane. Il cucciolo nasce di colore scuro, e comincia a mostrare le eventuali pezzature bianche a partire dal terzo mese d'età. Il cucciolo resta aggrappato al ventre materno fino a 5 mesi d'età; passato questo periodo, si sposta solitamente sul dorso della femmina. Il padre non ha un ruolo attivo nell'allevamento della prole, tuttavia è sempre presente nei dintorni della femmina col cucciolo. Seppure i cuccioli comincino a muovere i primi passi da soli attorno agli 8 mesi d'età, è raro che indipendenza dei cuccioli dalle madri avvenga prima del secondo anno: la madre si accoppierà di nuovo solo dopo il distacco del cucciolo. La piena maturità sessuale viene raggiunta assai tardi, fra i 7 ed i 9 anni d'età: la speranza di vita di un indri si aggira attorno ai 30 anni. L'indri presenta due sottospecie: la sottospecie nominale (Indri indri indri) presenta unicamente colori bianco, nero e tutt'al più grigio-argento: occupa l'areale settentrionale della specie, fino al fiume Onibe - la sottospecie I. i. variegatus possiede anche sfumature brune sui fianchi, inoltre ha una disposizione più regolare dei colori. Occupa l'areale centro-meridionale della specie, a sud del fiume Onibe. Nonostante abbia un areale più esteso rispetto alla sottospecie nominale, pare assai più rara di quest'ultima.

Diffusione

Lo si trova con due sottospecie (Indri indri indri ed Indri indri variegatus) nelle aree di foresta pluviale lungo la costa orientale del Madagascar, dalla Riserva speciale di Anjanaharibe Sud al fiume Mangoro: gli indri sono tuttavia assenti dalla penisola di Masoala e dal parco nazionale di Marojejy, seppure questi ultimi distino dal loro areale meno di 40 km in linea d'aria.


01143
Stato: Madagascar
02255
Stato: Union of the Comoros